STAGIONE DI PROSA 2023/2024

Fondazione Toscana Spettacolo Onlus

Comune di Vicchio

 

STAGIONE TEATRALE 2023/24

Teatro Giotto Vicchio

 

venerdì 17 novembre, ore 21.15
Lella Costa, Elia Schilton
LE NOSTRE ANIME DI NOTTE
tratto dall’omonimo romanzo di Kent Haruf
pubblicato in Italia da NN Editore
adattamento teatrale Emanuele Aldrovandi
regia Serena Sinigaglia
scene Andrea Belli
costumi Emanuela Dall’aglio
disegno luci Roberta Faiolo
assistente alla regia Michele Iuculano
scelte musicali Sandra Zoccolan
si ringrazia per la consulenza alla coreografia Alessio Maria Romano e Leonardo Castellani
produzione Teatro Carcano/Mismaonda

Lella Costa e Elia Schilton incarnano Addie e Louis la loro dolcezza e la poesia di questa storia con la
luce e il garbo che richiede, regalando agli spettatori la possibilità di ascoltare le loro conversazioni e
avere il privilegio di vedere compiersi l’unione delle loro anime.
Addie e Louis, entrambi vedovi ultrasettantenni, che vivono da soli a pochi metri di distanza, si
conoscono da anni, perché Addie era una buona amica di Diane, la moglie scomparsa di Louis. I due
non si frequentano fino al giorno in cui Addie fa al vicino una proposta spiazzante, lo invita ad andare
da lei per dormire insieme perché dopo la scomparsa del marito ha difficoltà ad addormentarsi.
Non si tratta di una proposta erotica, ma di un invito per condividere ancora una volta con un’altra
persona quell’intimità notturna fatta soprattutto di chiacchierate nel buio prima di cedere al sonno.
Ma la società non è pronta a concedere a chi entra nel terzo tempo della vita un sogno romantico.

sabato 9 dicembre, ore 21.15
Filippo Nigro
EVERY BRILLIANT THING
Le cose per cui vale la pena vivere

di Duncan Macmillan
traduzione Michele Panella
impianto scenico e regia Fabrizio Arcuri
co-regia e interpretazione Filippo Nigro
oggetti di scena Elisabetta Ferrandino
cura tecnica Mauro Fontana
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG/Sardegna Teatro

Every brilliant thing è uno spettacolo che attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e
divertente riesce a toccare con sensibilità e con una leggerezza non superficiale, un tema delicato e
complesso come la depressione.
Il protagonista, il narratore, è un bambino e poi un ragazzo figlio di una madre depressa che tenta
più volte il suicidio.
In occasione del primo ricovero, per cercare di reagire, decide di scrivere una lista di tutte le cose per
cui vale la pena vivere. Le prime 10 cose le scrive di getto, proprio lì, nella sala d’attesa dell’ospedale,
le successive sono invece il frutto dell’ingenuità e dell’ottimismo tipico dell’infanzia.
La lista delle cose per cui vale la pena vivere impone delle regole e via via che passa il tempo
l’elenco si allunga, seguendo di pari passo la sua vita e la costruzione della sua identità: il rapporto
con il padre, con il primo amore, il fallimento del suo matrimonio, la ricerca di aiuto nei momenti di
difficoltà. Infine riesce a convincersi che la lista non avrà aiutato la madre, ma ha aiutato sè stesso e si
convince del fatto che “…se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito
totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non sei stato
molto attento!”
durata: 1h 10’

 

venerdì 15 dicembre, ore 21.15
Lombardi/Tiezzi
ANTICHI MAESTRI
di Thomas Bernhard
traduzione Anna Ruchat
drammaturgia Fabrizio Sinisi
regia Federico Tiezzi
Reger Sandro Lombardi
Atzbacher Martino D’Amico
Irrsigler Alessandro Burzotta
scene e costumi Gregorio Zurla
luci Gianni Pollini
regista assistente Giovanni Scandella
fonico Alessandro Di Fraia
video Nicola Bellucci
direzione tecnica Tommaso Checcucci
produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi/ ATP Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale
con la collaborazione di Napoli Teatro Festival Italia

Nella Sala Bordone della Pinacoteca di Vienna, un uomo, un musicologo, si siede e guarda un famoso
quadro di Tintoretto. Scopriremo che compie questo rito, ogni due giorni, da più di trent’anni. Un
secondo uomo, uno scrittore, più giovane, osserva il primo uomo che guarda il quadro. Un terzo
uomo, uno dei custodi della Pinacoteca, osserva entrambi. È questo il diagramma del romanzo
Antichi Maestri, qui trasformato da Fabrizio Sinisi e Federico Tiezzi in un vero e proprio studio teatrale
sulla funzione dell’arte, i limiti della bellezza, la nevrosi della modernità, l’angoscia della solitudine.
Federico Tiezzi scrive: «Ho immaginato uno spettacolo sul vedere, sulla visibilità, ho voluto riflettere,
analizzare attraverso questo racconto mirabile i procedimenti della visione teatrale, elemento
centrale del nostro linguaggio. Di quadro sempre si tratta, anche se scenico (…). Fu Franco Quadri,
molti anni fa, a suggerirmi il romanzo di Bernhard, sapendo della mia formazione storico-artistica. A
lui, a quasi dieci anni dalla scomparsa, questo spettacolo è idealmente dedicato».
durata: 1h 20’

 

venerdì 12 gennaio, ore 21.15
LE OPERE COMPLETE DI
WILLIAM SHAKESPEARE IN 90 MINUTI

(in versione abbreviata)
di Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield
traduzione Andrea Buzzi
regia e interpretazione Lorenzo Degl’Innocenti, Fabrizio Checcacci e Roberto Andrioli
produzione Khora.Teatro/La Macchina del Suono/TieffeTeatro Milano

Una sfida teatrale ai limiti dell’incredibile: come condensare l’opera omnia del Bardo, 37 opere, in 90
minuti?
Una parodia di tutti i lavori di William Shakespeare eseguita in forma comicamente abbreviata da tre
attori, usando le più svariate tecniche interpretative. Veloce, spiritoso e fisico, è pieno di risate per gli
amanti e soprattutto per gli odiatori di Shakespeare.
Portare in scena le opere complete di Shakespeare in 90 minuti è una sfida teatrale, un’immersione
leggera e stravagante nel mondo shakespeariano, un omaggio divertito e divertente al grande
drammaturgo. La potenza e la poesia dei suoi versi vengono prevedibilmente meno ma lo scopo, in
fondo, non è altro che divertire il pubblico, incuriosirlo e svelare il lato comico che si cela anche nelle
tragedie più cupe.
durata: 1h 30’

venerdì 26 gennaio, ore 21.15

“Lo spettacolo Il malloppo, inizialmente programmato per il 26 gennaio, è stato spostato al

3 aprile  per indisposizione di uno degli interpreti”.

Gianfelice Imparato, Marina Massironi,
Valerio Santoro
IL MALLOPPO
di Joe Orton
traduzione Edoardo Erba
regia Francesco Saponaro
e con Giuseppe Brunetti, Davide Cirri
scene Luigi Ferrigno
costumi Anna Verde
disegno Luci Antonio Molinaro
produzione La Pirandelliana/Teatro Stabile di Verona

Uno spettacolo dal ritmo incalzante, con una satira feroce, ispirato a un testo dissacrante, Il malloppo
di Joe Orton, uno egli esempi più famosi e divertenti della black comedy inglese in cui con ironia e
cinismo si attaccano i capisaldi della società borghese: le forze dell’ordine, il matrimonio, il culto della
morte.
Due ladri inesperti decidono di svaligiare la banca accanto all’impresa di pompe funebri in cui
lavorano, ma sono costretti a nascondere la refurtiva… nella bara della madre appena deceduta di
uno di loro. Così tra furti, omicidi, intrighi amorosi e indagini, inizia una rocambolesca sequela di
situazioni spassose e assurde tipiche dell’umorismo nero britannico.
durata: 1h 40’ con intervallo

 

venerdì 23 febbraio, ore 21.15
Dario Ballantini
BALLANTINI E PETROLINI
scritto e interpretato da Dario Ballantini
alla fisarmonica Marcello Fiorini
scenografia Sergio Billi
costumi Dario Ballantini e Nadia Macchi
sartoria Teresina Bombardieri
foto Giovanna Talà
direzione tecnica Claudio Allione
accessori trucco Mariangela Palatini
regia di Massimo Licinio
coordinamento produzione: Nadia Macchi
foto Pino Le Pera
produzione Licinio Productions
Dario Ballantini porta a teatro un cavallo di battaglia del suo repertorio giovanile: il grande Ettore
Petrolini.
Con la consueta maniacale ostinazione per il totale camuffamento, l’artista livornese riesce a far
rivivere sette personaggi creati dal grande comico romano nato a fine dell’800: Gigi II Bullo, Salamini,
la Sonnambula, Amleto, Nerone, Fortunello e Gastone si ripresentano in scena nel nuovo millennio.
Tra un personaggio e l’altro, Ballantini si trucca a vista utilizzando una sorta di camerino aperto,
recuperando anche i suoi vecchi trucchi teatrali. L’artista livornese approfondisce alcun contenuti
ed osservazioni, per spiegare e dare importanza al recupero di memoria collettiva e per preservare il
futuro dei comici, dalla mancanza di agganci con il passato.
Ettore Petrolini può essere infatti considerato il precursore di tutta la comicità italiana, compresa
la versatile creazione di personaggi che, corredati da rudimentali trucchi speciali, sono stati anche
d’ispirazione per molti grandi interpreti della scena italiana.
Il lavoro di ricerca dei trucchi e costumi originali restituisce l’atmosfera pionieristica di questo genio
assoluto.
durata: 1h 40’

 

venerdì 15 marzo, ore 21.15
Fabio Canino
FIESTA
di Roberto Biondi, Fabio Canino, Paolo Lanfredini
e con Diego Longobardi, Sandro Stefanini, Simone Veltroni,
Antonio Fiore
regia Piero Di Blasio
produzione Mentecomica

Un progetto dedicato a Raffaella Carrà, recentemente scomparsa, un omaggio a un’icona, talvolta
pretesto per affrontare temi a volte leggeri, a volte spinosi con satira e ironia. Luca è il più scatenato,
fedele, innamorato fan di Raffaella Carrà tanto da celebrare ogni 18 giugno il compleanno del suo
mito con una vera e propria festa piena di balli, canti, torta e invitati.
Alla serata invita i suoi due migliori amici, Renato e Ivano, il primo un esuberante infermiere amante
della palestra e dei bei ragazzi, il secondo un aspirante scrittore, uomo di fede e truccatore di una
nota diva. A sorpresa, anche se non troppo, sopraggiunge un terzo ospite, Giuseppe, un collega di
Luca dall’incerta identità sessuale… solo per lui. La Fiesta è un pretesto per piccanti confessioni tra
amici, ma anche per liberare gli animi da desideri e paure. Come in tutte le feste che si rispettino,
arriva l’elemento dirompente: Massimo, il bel poliziotto eterosessuale al 150%. Sarà lui a mettere in
crisi le convinzioni di Luca e company, o saranno loro a mettere in crisi il fascinoso Massimo? Una
cosa è certa, qualsiasi sia il risultato, ci sarà da ridere.
durata: 2h

Giotto Jazz Festival
venerdì 22 marzo, ore 21.15
Peppe Servillo, Javier Girotto
Natalio Mangalavite
L’ANNO CHE VERRÀ
canzoni di Lucio Dalla
con Peppe Servillo voce, Javier Girotto sax soprano e baritono,
Natalio Mangalavite piano, tastiere, voce
produzione Egea Live

Lucio Dalla sapeva indagare il futuro con le sue canzoni da profeta, canzoni antiche, ma con dentro
un motore che guarda il domani.
Dalla ha sempre intercettato il comune sentire traducendolo in forma poetica e popolare, e le sue
grandi doti di interprete hanno contribuito non poco a ciò.
A Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite, il tentativo di rileggere i suoi brani tenendo
conto di tutto questo, sperando di indagare e ritrovare nella sua scrittura la capacità di fare della
canzone un segnale imprescindibile del cercare la vita e del fare poesia.
durata: 1h 30’

 

Ufficio Cultura Comune di Vicchio

tel. 055 8439269 ufficio.cultura@comune.vicchio.fi.it

 

In collaborazione con ass. Cult. Jazz club of Vicchio

 

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